Gnatologia e Ortodonzia

Come gnatologo mi trovo spesso davanti a casi di ortodonzia con disfunzioni dell'articolazione temporo mandibolare.

La consapevolezza estetica, lo sviluppo di nuove tecniche ortodontiche estetiche e la possibilità di migliorare la riabilitazione protesica hanno aumentato il numero di adulti che richiedono un trattamento ortodontico. 

Il cambiamento dell’età dei pazienti ha anche aumentato la probabilità che i pazienti presentino segni e sintomi di disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (TMD). 

Poiché il trattamento ortodontico dura circa 2 anni, i pazienti ortodontici possono lamentare la TMD durante o dopo il trattamento e gli ortodontisti possono essere accusati di aver causato la TMD da parte dei pazienti insoddisfatti.

Questa ipotesi di causalità ha portato a problemi legali per dentisti e ortodontisti e per questi motivi è cresciuto l’interesse per la relazione tra fattori occlusali, trattamento ortodontico e TMD e sono stati condotti numerosi studi. 

In effetti, le affermazioni secondo cui il trattamento ortodontico può causare problemi gnatologici , sono sempre più frequenti.

Oggi con l'avvento degli allineatori ortodontici è facile vedere pazienti che lamentano problemi occlusali solo per il fatto di avere 23 ore al giorno degli spessori in bocca che non sono fisiologici, a volte infatti sono costretto ad effettuare un limaggio delle mascherine per ridurre il danno occlusale.

E' una buona norma non iniziare mai un trattamento ortodontico se il paziente ha dei problemi all'articolazione temporo-mandibolare, prima vanno risolte la problematiche disfunzionali con una valutazione da uno gnatologo e solo dopo si può effettuare il trattamento ortodontico, tutto questo anche per non incorrere in problemi medico legali.

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