Occlusione e postura

Visita gnatologica-kinesiologica

Di fronte a un paziente con problematiche legate alla postura come cervicalgie, lombalgie e gonalgie,  si esegue una valutazione gnatologica con il metodo kinesiologico. Si verifica, quindi, se quella disfunzione può determinare problematiche posturali. Si valuta insomma se la disfunzione masticatoria che osservo – laterodeviazione, morso aperto, morso profondo, morso crociato ecc. – è in relazione con la postura.

Anche estrazioni dentali, ricostruzioni non congrue, dimensione verticale non corretta possono essere la causa di una disfunzione masticatoria con effetti negativi sulla postura.

Nei testi di gnatologia si fa riferimento sempre a una sola dimensione verticale, ma in realtà sono due: l’appoggio della mandibola sul mascellare superiore è uno solo, ma è fatto di due altezze, destra e sinistra. Attraverso il test kinesiologico possiamo indagare entrambe. 

Il test kinesiologico in gnatologia permette infine di capire qual è la posizione corretta della mandibola rispetto al mascellare superiore. Questo “parametro clinico” sarà fondamentale per la terapia, qualunque essa sia: bite, protesi mobile, protesi fissa, impantoprotesi, ortodonzia e potrà essere trasferito al laboratorio odontotecnico per l’eventuale realizzazione dei dispositivi necessari.

L’obiettivo finale è il raggiungere o ristabilire la fisiologica funzione monolaterale alternata nella bocca del paziente. 

Nel 50% dei casi non è necessaria o non è possibile una terapia con un dispositivo occlusale (cosiddetto bite), spesso la terapia gnatologica consiste solo in un molaggio selettivo  di uno o due elementi dentari oppure nel creare un piccolo rialzo in composito in uno o due denti.

L’eventuale ricorso al bite deve avere l’obiettivo del ripristino della funzione masticatoria, inducendo la mandibola a chiudere nella posizione corretta. Il bite quindi è un dispositivo gnatologico estremamente personalizzato e realizzato più spesso con altezze differenti per compensare i difetti delle due dimensioni verticali, destra e sinistra, così da dare al sistema nervoso centrale gli input necessari per rielaborare un nuovo programma di funzione masticatoria, a partire dalla corretta posizione della mandibola rispetto al mascellare superiore.

Così come la terapia ortodontica non è rappresentata dai brackets e dal filo, la terapia non è il bite, ma il ripristino della funzione masticatoria che viene raggiunto mediante il bite. La terapia gnatologica e posturale termina quando, dopo controlli periodici, si raggiunge il bilanciamento corretto del dispositivo occlusale mediante ripetute sedute di molaggio selettivo del bite. 

L'importanza della giusta dimensione verticale in gnatologia


Una dimensione verticale non corretta causa quasi sempre lo schiacciamento del menisco articolare con conseguente dislocazione di questo.

I rumori e i click che si percepiscono nei movimenti di apertura e chiusura della bocca derivano dal menisco spostato che ostacola i movimenti articolari.


Donna con dolore schiena