Occlusione e sport


La postura, ossia l’insieme delle relazioni posizionali del corpo nello spazio, sono intimamente legata a come occludono i denti, pertanto è interessante approfondire questo legame tra occlusione e postura e come questo possa incidere nella attività sportiva.

Cosa può produrre quindi una scorretta occlusione dentale?

Se in bocca è presente una malocclusione e quindi la mandibola, costretta dalla posizione dei denti, è deviata verso un lato, anche i muscoli che la circondano saranno alterati. Se ad esempio è presente una deviazione della mandibola verso destra, il capo sarà più inclinato verso destra e la spalla sinistra invece risulterà più alta.

La colonna vertebrale dovendosi adattare alla nuova posizione di testa e spalle altererà le tre curve fisiologiche per dare al corpo un nuovo equilibrio che però non sarà quello corretto e che quindi porterà anche ad una postura scorretta.

Come si può comprendere se l’assetto corporeo è corretto o no?

Attraverso lo studio dei rapporti delle arcate dentarie, del comportamento del sistema masticatorio compresi i muscoli, dell’articolazione temporo- mandibolare (ATM), del sistema nervoso e dei denti.

Molti studi riguardanti la gnatologia sportiva, che si occupa di prevenire ed evitare traumi al nostro corpo in seguito alla attività sportiva, hanno dimostrato che mediante l’uso di dispositivi occlusali è possibile migliorare l’equilibrio della occlusione e aumentare: del 12% la velocità, la forza, la resistenza e diminuire la produzione di acidi lattico del 25%.

La maggioranza dei campioni di numerosi sport utilizza dei dispositivi gnatologici per migliorare le proprie prestazioni come: Valentino Rossi, Cristiano Ronaldo, Tiger Woods, Mike Tyson, Manny Ramirez (NBA).

A cosa serve il dispositivo occlusale?

Del rapporto tra occlusione e postura nello sport si parla già da molto tempo, ma negli ultimi anni si sta realmente prendendo coscienza di quanto la malocclusione possa effettivamente ripercuotersi sull’atteggiamento posturale dell’atleta, compromettendo così la prestazione e aumentando il rischio di infortuni.


Se, per esempio, si ha una masticazione preferenziale od esclusiva da un solo lato, la gamba controlaterale alla masticazione sarà spesso più corta, il corpo si sposterà di più sulla gamba più corta con il risultato che l'arto di lunghezza normale sarà meno trofico: questo spiega il perchè certi atleti, soprattutto calciatori, soffrono di infortuni ripetuti al ginocchio senza causa apparente.


Pertanto il bite è uno strumento in grado di migliorare in maniera naturale le prestazioni degli atleti in quanto ottimizza gli assetti posturali, permettendo un minor consumo di energia e una migliore espressione della forza fisica e mentale.